mercoledì 20 maggio 2009

Le Chiese

La più importante per vetustà e prestigio è la Chiesa madre, dedicata a San Giovanni Battista. Si avvale dal 1694 del titolo arcipretale conferitole da Sua Eminenza il Cardinale Orsini, Arcivescovo di Benevento, elevato poi al soglio pontificio con il nome di Benedetto XIII. Più volte ricostruita ed ampliata, dal 1890, anno della sua riconsagrazione,conserva l’attuale forma. La facciata, il portale principale, i pilastri a formadi colonne corinzie, le decorazioni dell’abside, richiamano lo stile neoclassico. Le colonne doriche e la struttura dell’organo risalgono ai primi del Novecento, per la Precisione “populus grato animo dicavit A. D. MCMXIX” l’organo al patrono San Lupo. Una lapide posta sul lato sinistro riporta i nomi Di 58 persone che con il loro contributo ne Consentirono la costruzione; il primo nome è quello dell’arciprete don Vito Carbone che versò 500 lire, seguono Lorenzo Varrone e il dott. Nicola De Giorgio con 200 lire,Lorenzo Ciaglia fu Saverio con 170 lire,Giuseppe De Blasio.Di Pasquale e Lupo MeglioDi Vincenzo con 150 lire.Francesco Di Lorenzo con 102 lire.Seguono altre 51 persone con offerte che vanno Da 100 a 50 lire.Di fattura settecentesca è la fonte battesimale.L’ultimo restauro risale al 1977/78, effettuato Grazie ai contributi dei fedeli sanlupesi, Del Comitato festa di san Lupo e delle offerte Provenienti dai sanlupesi dall’estero. A pianta rettangolare, con una sola navata,ospita su altrettanti altari, le statue dellaSS. Vergine, di San Giovanni Battista, di Sant’Antonio e quella veneratissima del Santo Patrono San Lupo. Quest’ultima è a mezzo busto in legno, scolpita Nel 1708 da Giacomo Colombo , uno dei più Rinomati artisti della scuola napoletanadel Settecento.Alla sua scuola appartengono anche le statueDi San Nicola venerata a San Giuliano del Sannio (CB) di San Cono a Reggiano (SA) e dell’Addolorata a Castelpetroso (CB).La statua di San Lupo ha subito nel corso di tresecoli vari ritocchi, nel 1856 a spese del signor Giovannengelo Cesare, nel 1900 e nel 1978 a curadei devoti sanlupesi.In quell’anno la statua, accompagnata da una nutrita Delegazione di fedeli, per il necessario restauro in vista delle celebrazioni del XV centenario della morte di San Lupo, fu accompagnata nel laboratorio di Pompei del prof. Pecoraio,docente dell’Istituto Centrale di Roma,restauratore privato del Museo di Capodimonte.Prima del ritorno a San Lupo, dove fu accolta sulponte delle janare e portata in processione fino allachiesa madre da una folla in preghiera, la statua fu benedetta nel Santuario Pontificio da Vescovo di Pompei.Nessuno degli interventi ha mai riguardato il volto,che conserva la vivacità dei colori originali el’espressione amorevole e rassicurante voluta dall'artista.Accanto alla chiesa si erge il campanile, con la cupola Ricoperta da piastrelle maiolicate che nell’insieme riflettono i colori dell’arte bizantina.

L’Annunziata

Lungo Via Garibaldi, l’antica via Di Mezzo,inaugurata il 25 giugno 1882, legata “fisicamente”al rione Portapiedi, si trova la Chiesa dell’Annunziata eretta nel 1633, come si evince dall’iscrizione in latinoriportata all’interno della lunetta che sovrasta ilportale di accesso.La facciata conserva le forme architettoniche originarie in stile romanico e con i suoi stucchi,le tele e gli altari, testimonia le ridondanze dell’età barocca; per le contenute dimensioni infonde uno straordinario senso di raccoglimento.Uno degli altari è sormontato da uno stemma della famiglia Rettino (due fila di stelle separateda una banda orizzontale) fautrice dell’edificazione.Su un quadrato di pietra brunita dal tempo trasportato e collocato sull’arco di accesso a un fabbricato in Contrada Crocella c’è una dedicain latino, datata 1633, di tale Serio rettinoche tra l’altro contiene una dedica proprio allagenitrice madre di dio.L’altro presenta alla base due stemmi con quelloDi sinistra che raffigura l’antico emblema,con i simboli della leggenda sulla fondazione delpaese.In essa sono custodite le statue di San Rocco,San celestino e Sant’Antonio, quest’ultima invetroresina, più leggera e agevole da portare.in processione, i quadri raffiguranti la Sacra famigliae l’annunciazione e una piccola tela raffigurante San Pietro.

La Congregazione

A largo San Cristoforo si trova la Chiesa della Congregazione, ornata da un bellissimo portale su cui è incisa la frase “Conceptae virgini congregationis fratres D (icaverunt)”. Vi si insediò dai primi del settecento la Congregazione Di Gesù e maria, che fu costituita per le preghiere,la carità e il servizio funebre e dedicata dai“fratelli” all’immacolata Concezione.Oggi è chiusa al culto, all’interno sono visibiliDue colonne con annesse acquasantiere di pregevolissima fattura artigianale e fino aqualche tempo fa alcuni interessanti quadri asfondo religioso.Per le pessime condizioni strutturali dell’edificio,che ne mettevano a rischio l’incolumità e la conservazione, in attesa di restauro, sono statimessi in sicurezza dal parroco don Silvio Vaccarella.Si trata del quadro della Concezione, della Madonna Del Rosario con San Domenico, San Gennaro e Santa Caterina da Siena, della Madonna con Sant’Antonio di Padova e Sant’Antonio Abate,di una Madonna Nera con San Francesco d’Assisie, forse San Biagio.Il quadro con l’Assunzione di Maria è stato
restaurato dalla dottssa Rossana Limata e provvisoriamentecollocato al centro del soffitto della chiesa madre.

Cappella della Crocella

In Contrada Crocella, infine, si trova una Cappelladedicata a San Lupo inaugurata il 25 Giugno1951 e costruita con le offerte dei sanlupesi emigrati,con il munifico dono del Comm. Antonio Calmieri,l’assiduo aiuto di tutto il popolo e l’opera fattiva deldevoto Antonio Vaccarella di Pellegrino.Il luogo conserva tracce di una processione votiva,come testimonia la lapide presente sul muro di una casa privata li vicino, avvenuta il 25 Giugno del 1899.Testualmente è scritto:”Qui fermava la statua prodigiosadel nostro Patrono San Lupo seguito da tutti i cittadini che umiliati e penitenti a Dio offrivano lacrime e preci per la liberazione dei flagelli intercedente il Santo Patrono”. In occasione del 1° centenario dell’evento, ilComitato feste ha voluto ricordare quell’episodio dotando la Cappella di un mosaico di mattonelle in ceramica, realizzato nella bottega d’arte Giustiniani in Cerretto Sannita.Ogni anno il 25 giugno, alle prime luci dell’alba, parte dalla Chiesa madre una processione dipenitenza per la Cappella Procella, dove viene officiata la Santa Messa.

1 commento:

  1. Que lindooooooooooooooooooo marim, ameiiiiii, que delicia, um dia ainda aprendo italiano rs, parabens pelo blog , adorei, bjus minha linda

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©2007 '' Por Elke di Barros