mercoledì 29 aprile 2009

Grassetto



Le attività produttive

L'economia di San Lupo si è retta da sempre
sull'agricoltura, di sussistenza prima di mercato poi.
Almeno fino alla fine degli anni 50 il paese ha convissuto
con gli elementi e le caratteristiche della civiltà contadina.

L'emigrazione e la conseguente fuga dalle campagne
hanno via via trasformato la realtà sociale ed economica del paese.

Le aie, luoghi di aggregazione e di allegria,
dove dopo la trebbiatura del grano si celebravano
feste chiassose e genuine, oggi sono malinconici
spiazzi vuoti, quando non sono
stati rubati dal cemento. I forni dove le donne
cuocevano il pane
"ammassato" nella notte, sono quasi scomparsi.

Resiste il culto della vendemmia ed è ancora possibile
respirare, ad Ottobre, lungo i vicoli del centro antico il
profumo del mosto che si sprigiona dalle cantine.
La maggior parte delle uve finisce alla Cantina Sociale
"La Guardiense" di Guardia Sanframondi e va a
nobilitare quei vini.

Dal 2000
valorizza sia vitigni autoctoni che quelli importati e
sapientemente scelti per la natura del terreno e
le condizioni bio-climatiche,
l'Azienda biologica Orsini.
Un'azienda giovane ma che ha già conquistato il
mercato per l'eccelente qualità dei vini prodotti;
tra i bianchi la falanghina, il fiano ed il greco,
tra i rossi essenzialmente l'aglianico e il barbera
del Sannio, ottenuti con semplici interventi
fisici e controllati da "Suolo e salute" un organismo di
tutela e garanzia della biologicità del prodotto.

Un discorso à parti merita la produzione dell'olio,
che nonostante le variazioni del clima e le leggi del
mercato, costituisce ancora il
piatto forte dell'economia agricola sanlupese.
In questo contesto operano due frantoi per la molitura
delle olive:

la Cooperativa agricola "Olivicola San Lupo"
e la s. r. l. "La Rinascente".

La prima é nata il 20 Novembre 1970, per l'iniziativa
di 42 coraggiosi contadini, stanchi di sottostare
alle condizioni, non sempre vantaggiose,
dei proprietari di frantoi.
Oggi l'Olivicola conta duecentoquaranta soci e produce un
olio di primissima qualità, proveniente da olive
monovarietali quali l'ortolana (nota localmente come
Melella proprio per le note
aromatiche di mela che induce nell'olio) e l'ortice.
Grazie a moderni macchinari e nuovi sistemi di produzione,
ai particolari tipi di olive e alle caratteristiche dei terreni,
l'extravergine ha ottenuto
premi e riconoscimenti a livello nazionale.
Ha vinto il 1° premio, Ercole Olivario per l'olio extravergine
d'oliva di qualità, nella categoria fruttato intenso,
nel 1996 e 1998, e l'Orciolo d'oro, premio
nazionale riservato agli oli extravergini
di qualità, nel 1995/96 e 1997/98.
L'acidità media espressa in acido oleico è dello 0,25%.
Ha meritato le citazioni di riviste specializzate e pubblicazioni di
settore quale il Gambero Rosso e Le Guide Qualità de
I buoni oli d'Italia.

La seconda, di dimensioni più ridotte,
molisce le olive di una decina di soci.

Un'altra azienda,
che ha recuperato i gusti ed i sapori dimenticati
della tradizione pastorizia, è quella che produce il formaggio
di pecora "Ciesco", in Contrada Campopiano,
grazie all'intuito di un giovani imprenditore,
che ha abbandonato i ritmi caotici di una grande città
e si è rifugiato nella tranquilla campagna sanlupese.

Nei paraggi,
immerso nel verde più intenso della collina,
quasi occultato dalle argentee chiome degli ulivi,
accoglie i suoi ospiti l'agriturismo
"L'Oliveto",
geloso custode della quiete e delle antiche ricette
della civiltà contadina.

I sapori del pane e delle focacce, i segreti della pasta
fatta in casa e di tante ricette della tradizione dolciaria,
rivivono lungo la Via Nazionale.
All'ingresso del paese c'è il forno "L'arte del pane"e,
quasi all'uscita, il laboratorio "Pasta e Fantasia".
Esempio quest'ultimo di imprenditorialità, laboriosità e
creatività tutte al femminile.

Scomparse le vecchie botteghe di sarti, falegnami,
calzolai, fabbri ferrai e ramai, la tradizione artigianale
sopravvive grazie alla presenza di due laboratori di
falegnameria, uno in Contrada Casaleni e l'altro
a Campopiano.
Sia nell'uno che nell'altro operano veri e propri
maghi del legno, che dalle tavole di castagno,
di noce, di ciliegio o di pino rosso,
tirano fuori veri opere d'arte.
Nel primo si realizzano soprattutto mobili, il
secondo è specializzato in infissi.
Nell'area industriale in Contrada Grotticelle sorge
"La Neolitica"s.r.l.
una società che ha saputo riscoprire e valorizzare
un culto antico a San Lupo: l'arte della pietra.
Le pietre avorio e brecciato, molto rare in quanto
stratigraficamente lacunose e spesso smantellate
nel corso delle evoluzioni geologiche,
sono presenti nelle alte colline del contrafforte
sud-orientaledel Massiccio del Matese
in qui rientra il territorio di San Lupo.

Da questa risorsa, così preziosa e rara,
La Neolitica ricava la materia prima per forgiare i
suoi gioielli di pietra e offrirli ad un
mercato assai esigente.
Vasta la produzione, per assecondare le richieste e
gusti diversi:
pietre bugnate squadrate, zanelle con caditoie,
cubetti per arredo urbano, basoli bocciardati,
lavorati a puntillo, anticati, rivestimenti
e pavimentazioni a "opus reticalatum",
a corso irregolare, a opera incerta.

La pietra di San Lupo, oggi, ne ha fatto di strada:
arreda il lungomare Cesenatico, pavimenta i
centri storici di rinomate località del turismo invernale
come Pescasseroli e Pescocostanzo, abbellisce tutta l'area
centrale del borgo sorto intorno
alla medioevale Abbazia di Priverno- Fossanova.

Dove l'arte della pietra è un culto antico,
la tradizione continua.








le associazioni culturali


Un'importante funzione, per il ricupero e la
valorizzazione culturale dei luoghi, la promozione
delle caratteristiche paesaggistiche, la riscoperta di
antichi sapori e la rivalutazione di prodotti tipici,
svolgono le due associazioni attive sul territorio:
la Pro-loco e Legambiente.
La Pro-loco, nata ufficialmente nel 1987, ha
alternato a momenti felici di fervore organizzativo
periodi di difficoltà.
Ultimamente ha ricuperato entusiasmo e ha ripreso
la sua funzione di promozione e valorizzazione delle
risorse del territorio. Oltre agli appuntamenti fissi nelle
festività natalizie e durante il periodo estivo, molto efficace
é stata la campagna intrapresa per la tutela e la promozione
del "Fagiolo della Regina" pubblicando perfino un opuscolo sulla
storia, le caratteristiche e la culinaria di questa particolare
e unica cultivar di fagioli.
Una manifestazione:
"Antichi sapori di San Lupo... il Fagiolo della Regina",
che si svolge tra luglio ed agosto, ne esalta la bontà e la
peculiarità.
Qui, e solo qui la pianta trova le condizioni ideali per la
crescita e la maturazione per le particolari
caratteristiche del clima e del territorio.
Legambiente ha realizzato un Centro di Educazione Ambientale
"Casa Natura-Fattoria Didattica" che funziona come centro di
informazione ed educazione ambientale, di ospitalità, di
escursionismo, di promozione e tutela del territorio della
Valle del Fiume Titerno.
La Casa Natura, nel centro urbano, é dotata
di 50 posti letto con servizi, un laboratorio didattico,
recepcion, segreteria, mensa e cucina.
La Fattoria Didattica è situata in un rifugio, a circa due km
dal centro abitato e promuove la conoscenza di produzioni
agricole tradizionali e la pratica di attività
contadine tipiche locali, attraverso laboratori.
Qui finisce la nostra avventura, dopo aver percorso
le tappe più significative, almeno per le nostre possibilità,
della Storia di San Lupo.
La speranza è che altri, magari con la stessa nostra
passione e più elevate competenze, raccolgano il testimone
e continuino il "viaggio", per rendere ancora più ricca
e interessante la nostra ultramillenaria storia.
Il pensiero finale va a quanti non ci sono più,
per lo straordinario tesoro che ci hanno affidato,
a quelli che ci sono affinché si adoperino in ogni
modo per difenderlo e custodirlo, a coloro che
verranno perché sappiamo valorizzarlo ed esserne
sempre degni.

martedì 28 aprile 2009



  • Filodrammatica 1911- foto di gruppo


1-Don Vito Carbone- viceparroco
2-Don Domenico Trotta- possidente
3-Comandante stazione CC- San Lupo
4-Don Biagio Di Staso- arciprete
5- Don Gaetano Trotta- possidente
6-Pelagio Rossi- notaio
7-Giovanni Palmieri
8-Severino Linfante- applicato comunale
9-Don Michele Varrone-possidente
10-Dr Cerracchio- medico
11-Don Giuseppe Varrone- possidente
12-Dr Damiano Santanna- farmacista
13-Giovanni Velardi-segretario comunale
14-Achille Mastrocola
15-Domenico Antonio di Paola



Bibliografia:


CARBONE DON VITO - Vita di San Lupo
A. MEOMARTINI I - Comuni della provincia di
Benevento De Martini Editore
R. HOSTETTER le origini del socialismo italiano
Feltrinelli Editore
V.MAZZACCA Repubblica partenopea e brigantaggio Ricolo Editore
F. MELCHIORRE Pontelandolfo 1861 Cedim
L. SANGIUOLO Il brigantaggio nella provincia di
Benevento (1860-1880) De Martini Edittore
N. VIGLIOTTI L'epitaffio dimenticato, rilevanze
storiche, A. Di Leone, 2007.
V. MAZZACANE Memorie storiche di Cerretto
Sannita Telesina Edizioni
F. DELLA PERUTA Democrazia e socialismo nel
Rinsorgimento Editori Reuniti
INTINERARI TURISTICI DELLA C. M. DEL TITERNO
storia, cultura arte, folklore, ambiente Imago Editore
ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI Catasti Onciari
G. PROCACCI Storia degli Italiani vol. 11°
Laterza Editore
G MARIA GALANTI Nella cultura del settecento
meridionale Guida Editore
U.SIMEOME Racconti, mitti e leggende della
terra di San Lupo- Comune San Lupo
LEGGAMBIENTE VALE TELESINA Aspeti
naturalistici e storico-artistici
CHARLES LEDIT J. Il secolo di San Lupotraduzione
a cura della parrocchia
N. TERRACCIANO Il moto internazionalista sul
Matese Centro studi libertari Napoli
E.FORNI L'internazionale e lo Stato Tipografia
degli Accattoncelli Napoli 1878
C. ALIANELLO Intervento in Giustizia perPontelandolfo Editore Rico






Ringraziamenti:

Anna Guerrera

Ugo Simeone

Lupo Simeone

Graziano Ciaglia

Antimo di Blasio

Antonio D'Aloia

Alessandro Di Blasil

Lara Guerrera

Gioconda Di Lorenzo

Elena Cofrancesco

Maria Teresa Pulcino

Mario Maiorino

Antonio Vaccarella

Angelo Zara

Don Silvio Vaccarella

Pro-Loco di san Lupo

Legambiente Valle Telesina

Longo Carmela


 
©2007 '' Por Elke di Barros